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Grecia, Tsipras punta a nuove elezioni in autunno

Il ministro degli interni parla alla radio di Syriza: probabili nuove elezioni ma Tsipras potrebbe non candidare i dissidenti. Ieri il governo a un passo dalla caduta

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di Checchino Antonini

In autuno la Grecia torna al voto. A poche ore dal voto  della prima tranche di riforme imposta da Bruxelles, la bolognese Radio Città Fujiko rilancia un’intervista al ministro dell’Interno ellenico, Nikos Voutsis ai microfoni della radio di Syriza, Sto Kokkino. “Se non saranno a settembre saranno ad ottobre, e saranno il risultato di una visione generale, non solo del governo Syriza, sugli sviluppi più ampi”, ha detto il ministro.Alla domanda su quale sarebbe la questione centrale delle prossime elezioni, il ministro dell’Interno ha risposto che sarebbe un mandato per applicare il programma del partito: “un programma con anticorpi agli effetti di conseguenze ingiuste, per esempio agli agricoltori, in modo che attraverso interventi programmatici e politici mirati si possano controbilanciare gli effetti del patto. E ovviamente per combattere l’evasione fiscale, l’esenzione dalle tasse, e l’oligarchia”.  Sulla questione di un rimpasto di governo, Voutsis ha detto che il primo ministro deciderà entro il 22 luglio. “Non agire in questi casi non porta nessun bene” ha detto Voutsis, segnalando l’iniziativa immediata di Tsipras di sostituire i ministri che hanno votato contro il patto mercoledì notte. Voutsis ha spiegato che il governo ha rischiato ieri, mercoledì 15 luglio, ed è stato a un passo dal cadere.

“Il governo stanotte non è caduto per appena tre voti ” e ha spiegato che il numero minimo, politico ed etico, per l’approvazione di disegni di legge per la fiducia al governo è di 120 voti.

Voutsis ha sottolineato che esiste “un tema di impegno istituzionale e politico che riguarda il ripristino della normalità nell’economia”. Ci sono però problemi di etica, nel senso che ” Il primo ministro ha firmato un accordo che non condividiamo – come del resto lui stesso – e noi dobbiamo con la nostra presenza metterlo in atto”. Ha osservato, tuttavia che gli impegni derivanti dall’accordo con i creditori sono solo una parte del programma da attuare da parte del governo. Perché, come ha detto, il governo si muoverà per trovare “contromisure e contrappesi”

Per il giornalista greco Dimitri Deliolanes, intervistato dall’emittente bolognese, se si andasse ad elezioni anticipate Alexis Tsipras stravincerebbe, perché è l’unico che ha condotto una battaglia contro i creditori, pur avendola persa. “In Italia si legge ‘Tsipras traditore’ – osserva Deliolanes – ma i cittadini greci sono meglio informati e non si sono fatti trarre in inganno dai media”. Il nodo politico, per il premier greco, ora è la composizione del Parlamento. Per evitare le larghe intese, dunque, Tsipras vorrebbe andare al voto senza candidare gli esponenti della minoranza. Ipotesi che creerebbe lacerazioni ancora più profonde all’interno di Syriza.

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