23.5 C
Rome
sabato 27 Luglio 2024
23.5 C
Rome
sabato 27 Luglio 2024
Homepadrini & padroniFiltri etnici negli hotspot, convenzione di Ginevra in Italia è carta straccia

Filtri etnici negli hotspot, convenzione di Ginevra in Italia è carta straccia

Hotspot, la denuncia: Filtri etnici in l’Italia ad alcune nazionalità di migranti viene impedito l’accesso alla procedura per la domanda di asilo

Unknown-1

BRUXELLES – L’Italia viola la convenzione di Ginevra, mettendo in atto “filtri etnici” che impediscono ai migranti di alcune nazionalità di presentare domanda di asilo. A denunciarlo è il Comitato economico e sociale europeo (Cese), organo consultivo dell’Ue per le materie socioeconomiche che, tra dicembre 2015 e gennaio 2016 ha effettuato visite negli undici Stati membri più colpiti dalla crisi migratoria per identificare le criticità dei sistemi di accoglienza. Nel nostro paese, ha constatato il Cese “esistono prove che vengono applicati filtri etnici nell’accesso alle procedure per la domanda d’asilo nei centri di crisi, cosa che costituisce una violazione manifesta della convenzione di Ginevra”. In particolare, si legge nella relazione finale sull’Italia, “le prove di profiling sono numerose: si impedisce a volte ai migranti originari di quei paesi che presentano un debole tasso di riconoscimento del diritto d’asilo di presentare una domanda di asilo”.

Ma non è questo l’unico limite identificato nel sistema di accoglienza italiano. Altro problema, secondo il Comitato economico e sociale europeo, è la durata della procedura di analisi di una domanda di asilo. È ancora “troppo pesante e troppo lunga”, evidenzia la relazione sull’Italia, secondo cui “ci vuole un anno o anche di più nei casi di rifiuto e di ricorso”. Un problema non da poco visto che “durante questo tempo, i migranti devono continuare ad aspettare e non sono autorizzati a lavorare”. Dopo un secondo rifiuto, poi, i migranti “perdono il loro diritto a soggiornare nei centri di accoglienza e questo li espone al rischio di sfruttamento e di lavoro non dichiarato”. Inoltre “i migranti non sono autorizzati a beneficiare dell’aiuto giuridico fornito dal sistema sociale per la procedura di ricorso e questo riduce le loro chances di vedere la loro domanda accettata”.

Altra criticità evidente in Italia riguarda i minori non accompagnati, il cui numero molto elevato è giudicato dal Cese “particolarmente preoccupante”. Il tipo di alloggi proposti a questi minori soli “non è adeguato”, sottolinea la relazione dell’organo europeo e i giovani “rischiano di perdere la loro protezione e il loro permesso di soggiorno appena arrivano all’età di 18 anni”. Secondo il Cese anche “la loro scolarizzazione e l’opportunità di acquisire competenze per la loro vita professionale futura sono messe in pericolo”. Con la crisi economica in Italia “il tasso di disoccupazione dei migranti è fortemente aumentato”, fa anche notare il Comitato economico e sociale e, visto che in Italia il permesso di soggiorno è legato al lavoro, “il risultato è un aumento del lavoro non dichiarato e dello sfruttamento, in particolare nel settore agricolo”, rafforzando il fenomeno del caporalato.

Non tutto in Italia è da buttare: “L’Italia ha fatto enormi progressi per quanto riguarda la sua capacità di accoglienza”, stima il Cese, secondo cui rimane però “molto da fare dal punto di vista dell’integrazione”, soprattutto per quanto riguarda impiego, alloggi, sanità e riconoscimento di competenze professionali dei migranti in arrivo. (Letizia Pascale)

© Copyright Redattore Sociale

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento, prego!
Inserisci il tuo nome qui, prego

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Una cinepresa puntata sulle banlieue in rivolta

La guerra civile che avanza. L'arte per leggere le eterotopie delle banlieu parigine [Luca Cangianti]

Dietro lo stallo del Nuovo Fronte Popolare, due strategie opposte

Francia, la sinistra è lacerata su un governo destinato a durare poco. I socialisti stanno inviando segnali di apertura al campo macronista [Mathieu Dejean]

E’ sbagliato tifare per la Nazionale? Noi compagni e il calcio

Europei: football, politica e società. Uno sguardo con gli occhi di un socialista inglese [Dave Kellaway]

Francia, la gauche in stallo, cresce l’impazienza popolare

Duello Ps-LFI per chi guiderà il governo del NFP. Ma intanto Macron punta a dividerlo. Se resisterà sarà solo per la pressione dei movimenti

Il passepartout del sionismo

L'accusa di antisemitismo e altre sfumature retoriche per negare le responsabilità di Israele nel massacro di Gaza