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Un nuovo itinerario di liberazione: Liberation Route Europe.

Costruire cittadinanza attraverso la public history. Si terrà in Italia il forum internazionale 2023 di Liberation Route [Chiara Nencioni]

Che cosa è Liberation Route Europe? È un memoriale internazionale, è un tracciato di 3500 km che connette attraverso sei paesi i luoghi della Seconda Guerra Mondiale e le loro storie.

Si tratta di un percorso da farsi in treno, a piedi e in bicicletta, seguendo i diversi sentieri già esistenti. È un itinerario culturale e turistico della memoria ed una mirabile forma di costruzione di cittadinanza attraverso la public history.

E allora partiamo lungo la route alla scoperta della storia, complessa e sfaccendata, della Liberazione dell’Europa occidentale!

Alcuni aspetti del percorso hanno inizio prima del 1939, mentre altri si prolungano ben oltre il 1945. Seguendo la route ripercorriamo insieme le storie gli eventi militari più importanti e le biografie dei protagonisti, visitando musei, monumenti e cimiteri di guerra, udendo i racconti di reduci e testimoni in appositi “luoghi di ascolto”.

L’associazione Liberation Route Europe nasce nel 2008 nel Brabante, in Olanda, dall’accordo di tre musei locali tra Arnhem e Nimega, per far conoscere la storia della Seconda Guerra Mondiale attraverso la valorizzazione dei luoghi percorsi dagli eserciti alleati. Negli anni successivi si rafforza e si allarga. Costituitasi in fondazione nel 2011, dal 2013 è sostenuta dalle istituzioni europee. Grazie proprio ad un finanziamento europeo, la rete si estende alla Normandia e il 6 giugno 2014in occasione della celebrazione dello sbarco, viene inaugurato ufficialmente l’itinerario. Oggi la fondazione mette in rete 11 Paesi del continente e oltre 400 partner per valorizzare la Memoria attraverso migliaia di chilometri di sentieri, destinazioni, luoghi urbani, aree paesaggistiche, e tantissimi musei e storie, che hanno segnato la Liberazione d’Europa dal nazifascismo con il passaggio delle forze alleate e dei movimenti partigiani.

In occasione del 75° anniversario della fine della guerra, è stato lanciato il programma Europe remembers”, che prevede una nuova interfaccia digitale e un tour promozionale che tocca i vari luoghi coinvolti. Il principale obiettivo è “rendere questa storia importante e accessibile, soprattutto per le giovani generazioni” come sottolinea il Presidente per l’Italia, Mirco Carrattieri. “Remember the past to create a better future”, aggiunge la neodirettrice Raffaella Mariani, sindaca di San Romano in Garfagnana (Lu).

Parallelamente è stata rafforzata la struttura internazionale, sono arrivati finanziamenti e sono state aperte nuove sedi in Italia (2019), Germania (2020) e Gran Bretagna (2021).

Liberation Route è diventata una grande famiglia europea, un network di più di 100 membri in 11 paesi, legati da un approccio internazionale e multiprospettico, dal riferimento al patrimonio materiale e immateriale, da intenti di conservazione, approfondimento e promozione, dall’ambizione di incentivare un turismo memoriale stabile e sostenibile. E il turismo della memoria ha un enorme potenziale di crescita, come ricorda Leonardo Marras, assessore alle attività produttive, all’economia, al credito e al turismo della regione Toscana. Previsti anche corsi di formazione storica per guide turistiche e, in collaborazione con il Ministero della Cultura, lo sviluppo dei Sentieri – fisici – della Liberazione.

Insomma, scarpe non necessariamente rotte, eppur bisogna andare e se la rossa primavera sembra ormai al tramonto, attraverso la memoria e la storia, possiamo conservare la conoscenza del fiero partigian!

Liberation route Italia è nata nel maggio 2019 come la sezione italiana della Fondazione Liberation Route Europe. Ne fanno parte 14 soggetti. Ha sede a Lucca e i suoi membri fondatori sono i comuni di Lucca, Capannori e Borgo a Mozzano, il Parco nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema e il consorzio di guide turistiche Turislucca. Nel febbraio scorso ha aderito la Regione Toscana e in questi giorni anche la Regione Emilia-Romagna. Ne fanno parte anche i Comuni di Milano, Monsummano Terme, Porcari, Viareggio e poi la Rete Parri, l’associazione Linea Gotica, l’associazione per la Pace di Cassino.ha coinvolto inizialmente la zona della Versilia, attorno a luoghi di memoria come S. Anna di Stazzema, e altri legati alla Linea Gotica occidentale. Si è però da subito dotata di un Comitato scientifico nazionale, che ha ampliato la visuale all’intero percorso degli alleati in Italia e, più in generale, alla Seconda guerra mondiale, sviluppando quindi itinerari e iniziative su Milano, la Linea Gustav, Roma, la Sicilia. E mi piace sottolineare che l’apertura dii nuovo itinerari della Resistenza viene fatto con il contributo della Repubblica Federale di Germania attraverso Fondo Italo Tedesco per il Futuro.

Sarà Firenze ad ospitare, dal primo al 3 marzo 2023, il Forum internazionale di Liberation Route Europe. L’annuncio è arrivato da parte degli assessori regionali durante «Liberation Route Europès Trails in Italy», evento legato all’omonimo progetto che la sezione italiana di Lre – nata nel maggio 2019 con l’obiettivo di unire storia, cultura e turismo – ha avviato grazie al sostegno della Repubblica Federale di Germania, attraverso il Fondo Italo Tedesco per il Futuro, e con la collaborazione di Regione Toscana.

Alla vigilia di un anniversario buio e vergognoso, quello dei 100 anni della Marcia su Roma, la Regione Toscana ha deciso di inserire nello Statuto regionale un riferimento esplicito all’antifascismo. Dopo le precedenti edizioni a Bruxelles, in Normandia e a Berlino, la scelta del capoluogo della regione testimonia l’impegno della sezione italiana di Lre, che oggi conta sull’adesione di 14 soci tra istituzioni e organizzazioni. Con il nuovo progetto Liberation Route Italia punta a sviluppare almeno 10 percorsi tematici lungo la Linea Gotica e la Linea Gustav con l’obiettivo di farli confluire nel sistema europeo di sentieri e destinazioni tematiche. Inoltre sarà creata una sezione dedicata esclusivamente all’Italia nel portale di Liberation Route Europe, e i contenuti verranno inseriti nell’omonima app, già attualmente scaricabile. Saranno poi acquistati 100 segnavia della Memoria, ovvero i «floor vectors of memory» disegnati da Daniel Libeskind.

Per lo storico Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto Parri, questo lavoro sarà particolarmente importante per rappresentare «in un quadro unitario» la memoria della Linea Gotica, «troppo sfuggente per le sue caratteristiche di luogo di incontro di soldati di varie nazionalità, di movimenti di partigiani, nonchè teatro di stragi, territori dall’alto valore naturalistico e che attraversano più Regioni».

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