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Marzabotto, il processo più difficile per la strage più grave

Il recentissimo saggio Monte Sole Marzabotto. Il processo, la storia, i documenti, edito dal Viella nel 2023

Pioveva da giorni sull’altipiano fra i fiumi Reno e Setta, delimitato a nord da Monte Sole, in quell’inizio di autunno 1944. Il fronte era fermo a pochi chilometri. Sulla linea principale di combattimento era schierata l’intera XVI divisione corazzata granatieri della SS, il cui reparto esplorante era comandato dal maggiore Walter Reder. Migliaia di nazisti in azione lassù, e una brigata partigiana un po’ scalcinata, la Stella Rossa.

L’inferno si scatena sull’altipiano il 29 settembre 1944 e continua nel fondovalle per una settimana. Gli uomini di Reder attaccano i borghi, popolati solo di anziani, donne, bambini, attuano una vera politica del massacro, in un totale disprezzo della vita.

È la strage più grave in termini numerici commessa nei confronti dei civili nei territori occupati occidentali: 770, ci cui solo 21 partigiani.

Gli studi storici sulle stragi nazifasciste in Italia sono iniziati in occasione del loro cinquantesimo anniversario, nel 1994. Erano gli anni in cui si veniva ritrovando varia documentazione giudiziaria su quelle stragi, che era stata indebitamente occultata nel 1960 nel cosiddetto “armadio della vergogna” a Palazzo Cesi. Centinaia di fascicoli con le vicende di 100.000 vittime, di cui 25.000 civili e oltre 75.000 militari.

Protagonista assoluto di quella stagione giudiziaria è stato il Procuratore capo Marco De Paolis, che attualmente dirige la Procura Generale Militare presso la Corte Militare di Appello, ma che dal 2002 al 2008 comandava quella di La Spezia e dal 2010 al 2018 quella di Roma. De Paolis ha istruito oltre 500 procedimenti per crimini di guerra durante il secondo conflitto bellico mondiale, e rinviato a giudizio settanta imputati, con più di cinquanta condanne all’ergastolo inflitte, la maggior parte delle quali confermate nei successivi gradi di giudizio.

Poiché la giustizia è arrivata molto tardi, fondamentale è stato il contributo degli storici, primo fra tutti il Paolo Pezzino, storico e coordinatore del comitato scientifico del progetto per un Atlante delle stragi nazifasciste in Italia, membro sia della commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti sia della Commissione storica italo-tedesca. Pezzino ha fornito la consulenza storica sulle stragi di Certosa di Farneta, Bardine – San Terenzio, Valla, Sant’ Anna di Stazzema, Vinca, Monte Sole-Marzabotto.

Sono Marco De Paolis e Paolo Pezzino gli autori del recentissimo saggio Monte Sole Marzabotto. Il processo, la storia, i documenti, edito dal Viella nel 2023. Il libro, che fa parte della collana I processi per i crimini di guerra tedeschi in Italia, curata da De Paolis e Pezzino, ricostruisce il profilo storico e il tortuoso percorso giudiziario che ha portato finalmente giustizia a migliaia di vittime italiane. Per quanto tardivo, il processo per la strage di Monte Sole – celebrato nel 2006 presso il Tribunale militare di La Spezia – ha permesso di individuare, processare e condannare decine di criminali di guerra sottrattisi per oltre sessant’anni alla giustizia. Il saggio, oltre a rappresentare una importante svolta nella metodologia e nella giurisprudenza, fornisce preziosi materiali agli storici, consentendo l’acquisizione di documenti e testimonianze inedite e materiali multimediali.

Edizione cartacea pp. 208, 15×21 cm, bross. ISBN: 9791254692974 € 22,00
Edizione digitale PDF con Adobe DRM ISBN: 9791254692790 € 12,99

Monte Sole Marzabotto. Il processo, la storia, i documenti, uscito a fine maggio, è stato presentato, con il coordinamento del Prof. Philip Cooke, per la prima volta il 13 agosto a Fino al cuore della rivolta, lo straordinario Festival della Resistenza, giunto alla XIX edizione, che si tiene ogni anno sotto i castagni che circondano il museo audiovisivo della Resistenza alle Prade di Fosdinovo (MS), dove conferenze, dibattiti, concerti e cibo a chilometro zero animano le serate di agosto e restituiscono la speranza, in questi tempi neri, che “insieme ci riprenderemo la parola e la verità”.

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