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Sfrattati: il Governo contro

Roma, 20 gennaio presidio alla Camera contro il Piano Casa di Renzi e Lupi. Per la proroga degli sfratti. Lanciano: “Il Parlamento deve sostenere questa battaglia etica!”

di Isabella Borghese
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Pagano regolarmente il canone, sono anziani, portatori di handicap, cittadini poveri o con gravi disagi familiari. Vivono in affitto senza contratto per finita locazione, oggi sotto esecuzione di sfratto. Nessuno è moroso, dunque, ma tutti in difficoltà.

A determinare questo stato il mancato inserimento nel decreto milleproroghe della proroga sfratti per finita locazione. Una situazione preoccupante, dunque, che ha allarmato e scatenato inquilini, sindacati, forze politiche e sociali, attivi da subito con presidi volti a chiedere e ottenere che la Commissione approvi un emendamento per salvare i casi su specificati dallo sfratto immediato.

A Roma si tratta di 3000 famiglie in difficoltà, nel Lazio 4000, secondo quanto dichiarato da Guido Lanciano, Segretario Unione Inquilini Roma. Ma se andiamo a toccare tutta Italia il quadro si fa ancora più drammatico. “Gli sfratti – ha dichiarato infatti Walter De Cesaris, Segretario Nazionale Unione Inquilini – sono in continuo incremento. Ormai si assestano intorno alle 80.000 nuove sentenze l’anno, quasi 350 mila negli ultimi 5 anni”.

Non è dunque un problema marginale, ma pessime sono le notizie di venerdì dal Ministero delle infrastrutture dove una delegazione del Ministro Lupi ha voluto incontrare una delegazione dell’Unione Inquilini.

“I delegati del ministro Lupi – ha dichiarato Lanciano – hanno spiegato di essere contrari anche a una piccola proroga per gli sfratti. La colpa, sostengono, è dei Comuni, che hanno lavorato male, delle Regioni che non hanno distribuito i soldi. Eppure – aggiunge il segretario – questi soldi di cui parlano, finirebbero in un attimo, se volessero coprire le emergenze”.

In soldoni, a sentire i delegati del ministro, la colpa degli sfratti sarebbe dei Comuni.
Sono settimane di fermento e mobilitazione per gli sfrattati e per chi li sostiene. Un quadro complessivo spaventoso e aggravato dalla voce di chi vive di persona il dramma sfratti e che in questi giorni, come è accaduto a Roma, dove è stata consegnata in Prefettura una lettera per Giuseppe Pecoraro, è sceso in piazza per far sentire la propria voce.

Ma dalla Prefettura di Roma arrivano notizie poco rincuoranti: a quanto pare non esiste nessuna sospensione degli sfratti formale. Il contrario, invece, è stato dichiarato dall’ex assessore Ozzimo a dicembre 2014.

Dagli sfrattati invece testimonianze amare: chi ammette, con rabbia e preoccupazione, l’impossibilità di disporre di circa 2200 euro da dare per le case di proprietà di un ente ecclesiastico, Propaganda Fide. “Ho sempre pagato 700 euro – spiega il signor Franco – il Vaticano anni fa ne voleva 2200”.
C’è anche chi a ottant’anni non può sostenere un affitto di 1200 euro al mese, quando ne ha sempre dati 800, e tutt’ora, senza contratto, ne continua a sborsare 800. Chi, a seguito del decesso della madre, subentra nell’appartamento in affitto in cui viveva, con la scadenza del contratto continua a pagare in nero, e non saprebbe dove spostarsi: “Vogliono cacciarmi. Finirò per strada – dichiara – per questo voglio restare nella casa in cui vivo”.
La battaglia prosegue. E’ di qualche giorno fa l’appello lanciato dal sindacato Unione Inquilini e una data per un presidio fissato per martedì 20 Gennaio 2015 dalle ore 10 alle ore 13. “Modificare la decisione che il governo ha preso è pertanto possibile e per farlo occorre che la camera dei Deputati – scrive nell’appello il sindacato – dove il decreto sarà discusso in prima battuta, approvi un emendamento che disponga che anche per il 2015 sia in vigore la sospensione dell’esecuzione degli sfratti per finita locazione ai danni dei nuclei con difficoltà economiche e disagi familiari. Per questo – aggiunge l’Unione Inquilini – occorre subito lanciare una mobilitazione unitaria, vasta e articolata che coinvolga il più ampio spettro possibile di forze sociali, sindacali, politiche, delle associazioni del volontariato laico e religioso, di rappresentanti delle amministrazioni locali, di parlamentari e rappresentanti di gruppi municipali, comunale e regionale”.

Tra le adesioni per il presidio del 20: Sel, con Stefano Zuppello, le Famiglie del comitato popolare di lotta per la casa, Rifondazione Comunista. Associazione ” I blu”, la cooperativa di autorecupero Vivere 2000, la Cooperativa Corallo. Gruppo PD del Municipio XIV e della commissione casa dello stesso municipio. Elena Giuliani, impiegata. Paolo Berdini, urbanista. Capogruppo al senato di SEL, on. Loredana De Petris. Gianluca Peciola, capogruppo SEL al consiglio capitolino. PD Roma XIV Municipio. Sonia Luche, Presidente Commissione Casa. Julian Colabello, Capogruppo PD. Action, Fabrizio Nizzi. Deliberiamo Roma e l’Altra Europa Roma.

“Je suis sfrattato”, la campagna che si è attivata sui social a sostegno dell’appello, sottolinea solidarietà e vicinanza per chi in questi mesi potrebbe restare senza un tetto sopra la testa, invece di passare da casa a casa, come dovrebbero consentire politiche strutturali adeguate.
http://www.unioneinquiliniroma.it/appello-martedi-20-gennaio-in-piazza-alla-camera-per-chiedere-rinnovo-proroga-sfratti/

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