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Italicum: depositati i primi due quesiti per i referendum abrogativi

Italicum: depositati i primi due quesiti per i referendum abrogativi  dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, di cui fa parte L’Altra Europa con Tsipras

ITALICUM

I primi due quesiti per la realizzazione per i referendum abrogativi della legge elettorale recentemente approvata dalla maggioranza, il cosiddetto Italicum, sono stati depositati alla Corte di Cassazione dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, di cui fa parte L’Altra Europa con Tsipras.
I due quesiti chiedono rispettivamente
–  la cancellazione della priorità assegnata alla figura dei capi-lista nei vari collegi e della facoltà loro concessa di candidature plurime (fino a 10), che consente alle segreterie di partito il potere di nominare gran parte dei deputati, per restituire ai/lle cittadini/e il potere di scegliere davvero i/le propri/e rappresentanti;
– la cancellazione del meccanismo del ‘premio’, che assegna di fatto la maggioranza assoluta alla lista (cioè al partito) che ottiene il 40% dei voti, e del ‘ballottaggio’, che amplifica gli effetti negativi del ‘premio’, assegnandolo alla lista che, pur non avendo ottenuto nemmeno il 40%, vince il secondo turno indipendentemente dal numero dei votanti, meccanismo che potrebbe assegnare un potere sproporzionato a una forza politica che abbia raccolto anche solo il 25% dei consensi
Non era bastata la sentenza della Corte Costituzionale, che aveva già dichiarato incostituzionale per le medesime ragioni il cosiddetto “Porcellum”, di fatto delegittimando la stessa maggioranza che ha poi approvato l’Italicum.
Con questa nuova legge elettorale il governo Renzi e la maggioranza che lo sostiene puntano a creare un’intollerabile concentrazione di potere nelle mani del leader del partito vincente, privo di controlli e garanzie per le minoranze parlamentari, che rappresenterebbero però la maggioranza degli elettori.
Un ennesimo sfregio alla democrazia, i cui effetti perversi saranno ulteriormente amplificati dalla riforma del Senato attualmente in discussione.
L’Altra Europa con Tsipras sostiene la mobilitazione ed è pronta ad attivarsi per la campagna referendaria.

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