27.2 C
Rome
domenica 28 Aprile 2024
27.2 C
Rome
domenica 28 Aprile 2024
Homequotidiano movimentoIl bivio delle sardine: diventare salmoni o finire in scatola

Il bivio delle sardine: diventare salmoni o finire in scatola

Che ne sarà delle “sardine”: riusciranno a nuotare in direzione ostinata e contraria oppure saranno un fuoco fatuo?

di Marco Bersani

Che il Capitano del Papeete, tutto ruspe, bacioni e rancore, sia rimasto dapprima spiazzato e poi intimorito dalla comparsa di branchi di migliaia di sardine, nel mare in burrasca dentro cui naviga questo Paese, non può che far piacere.

Perché a chi da anni predica l’individualismo proprietario del chiudersi in casa e difendersi dall’esterno, le sardine hanno risposto con la ripresa delle piazze come luoghi dell’incontro collettivo.

Perché a chi da anni semina odio per raccogliere rancore elettorale, le sardine hanno opposto la forza dell’ironia, che ha reso il re improvvisamente nudo.

Perché a chi pensa che la società si sostanzi nella perenne competizione dei forti contri i deboli, le sardine hanno risposto con il mare aperto come luogo della cooperazione fra tutte e tutti.

C’è tuttavia un passaggio, nel manifesto delle sardine appena pubblicato sui social, che non può che far riflettere problematicamente.

Ed è quando le sardine provano ad autoriconoscersi cosi:“siamo un popolo di persone normali, di tutte le età: amiamo le nostre case e le nostre famiglie, cerchiamo di impegnarci nel nostro lavoro, nel volontariato, nello sport, nel tempo libero. Mettiamo passione nell’aiutare gli altri, quando e come possiamo. Amiamo le cose divertenti, la bellezza, la non violenza (verbale e fisica), la creatività, l’ascolto”.

Parole senz’altro positive, speranzose, in qualche modo anche sagge, ma… davvero è questa la normalità della maggioranza delle persone di questo Paese?

Siamo un Paese dove tutti hanno una casa, una famiglia amorevole, un lavoro, un’istruzione e una sanità adeguate, che consentano un tempo nel quale impegnarsi nel volontariato e nello sport?

O siamo invece un popolo “spaesato”, con la precarietà come quotidianità, la solitudine competitiva come orizzonte e un futuro che si fa fatica ad immaginare?

Di cosa si alimenta il Capitano del Papeete, se non di questa frustrazione sociale, che cerca di trasformare ogni giorno in strategia autoritaria e razzista?

Il fatto è che le sardine hanno un grande pregio: quello di nuotare in mare aperto, al punto che le si può incontrare sia lontano dalle coste, sia in acque basse e prossime alla riva; ma hanno anche un difetto, quello di nuotare senza mai avere alcun contatto con il fondale marino.

Quel fondale marino che dovranno ad un certo punto attraversare, se davvero vogliono dare una risposta, non tanto al Capitano del Papeete, quanto a tutte le persone che hanno fatto cortocircuito nel rancore, e che, invece di rivendicare diritti e libertà, reclamano ordine e disciplina.

E’ questa la scommessa che, seppur appena nate, le sardine dovranno quasi immediatamente giocare. Perché già un primo bivio le aspetta.

L’urgenza e la determinazione con cui si sono affacciate nelle piazze, raccogliendo una domanda diffusa di nuovo protagonismo sociale, chiede loro di prepararsi ad una prima mutazione: divenire salmoni, ovvero pesci capaci di risalire la corrente, nuotando in direzione ostinata e contraria al pensiero unico del mercato, che accomuna tanto il Capitano del Papeete, quanto le forze politiche che ora governano.

L’alternativa è finire in scatola, con destinazione il fuoco fatuo dei social, o come spezia della padella zingarettiana.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento, prego!
Inserisci il tuo nome qui, prego

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Mito e realtà sulla “Brigata Ebraica”

Uno storico contestualizza il ruolo e l'utilizzo della brigata, allora e oggi

Verso il 25 aprile – Visita al “Sotterraneo dei tormenti”

Visita alla Casa dello studente di Genova occupata nel 43 dalla Gestapo e divenuta luogo di tortura per partigiani e resistenti.  Anche que...

Rappresaglie e nakba: Netanyahu passa all’incasso

Dagli Usa il veto alla Palestina all’Onu e nuovi aiuti militari a Israele. La soluzione finale nella Striscia è ormai prossima

Scurati, ecco il monologo censurato da Tele Meloni

Il testo integrale del monologo sul 25 aprile che lo scrittore avrebbe dovuto portare a “Che sarà” e censurato dalla Rai [Antonio Scurati]

Alloisio, Flaco Biondini e le partigiane

Il cantautore genovese e in chitarrista storico di Guccini in scena con "Signora Libertà". Con loro il sassofonista Antonio Marangolo