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Matrimoni gay legali negli Usa

Mentre in Italia il medioevo impazza nelle piazze, la Corte Suprema di Washington approva il matrimonio tra due persone dello stesso sesso

[di Sergio Braga]

Washingto: alla notizia del verdetto favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso emesso dalla Corte Suprema, la Casa Bianca è stata illuminata con i colori dell'arcobaleno simbolo della lotta delle persone omosessuali per il riconoscimento dei propri diritti civili
Washington: alla notizia del verdetto favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso emesso dalla Corte Suprema, la Casa Bianca è stata illuminata con i colori dell’arcobaleno simbolo della lotta delle persone omosessuali per il riconoscimento dei propri diritti civili

La sentenza della Corte Suprema, su istanza delle organizzazioni per i diritti dei gay, era attesa da tempo e nell’aria si respirava ottimismo: con 5 voti a favore contro 4 i giudici hanno approvato il riconoscimento legale dei matrimoni tra persone dello stesso sesso in tutti gli stati dell’unione, inclusi quelli in cui, fino ad oggi, queste unioni erano vietate.

Un serrato testa a testa tra i giudici, ma a prevalere, alla fine è stata l’ala liberal della Corte a spuntarla. “Questa libertà non può più essere più negata – afferma Anthony Kennedy, giudice nominato alla suprema corte da Ronald Reagan e favorevole al verdetto – la corte ha stabilito che le coppie dello stesso sesso possono esercitare il diritto fondamentale al matrimonio“.

Con questa sentenza si chiude per sempre con il divieto, ancora vigente in 14 stati Usa, per il matrimonio tra coppie dello stesso sesso e, contemporaneamente, si consolida la base giuridica delle iniziative prese in questo senso a livello federale e di singoli stati negli ultimi anni. Come l’approvazione in un terzo degli stati Usa, lo scorso ottobre, del matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Scene di giubilo alla lettura del verdetto tra i sostenitori dei diritti dei gay, in attesa della sentenza fuori dall’edificio che ospita a Washington la Corte Suprema Usa.

In Italia, invece, come ha dimostrato la piazza del Family Day, siamo ancora alla discussione sul gender, seppellita con una risata dal popolo dei social, e alle sparate sul femminicidio di Kiko Arguello.

È però probabile che la decisione della Corte Suprema Usa sposti gli equilibri anche nel resto del mondo e che qualcosa succeda anche in Europa e nel nostro Paese, dove per ora il dibattito, fortemente osteggiato dalla Cei, è soprattutto sulle unioni civili con una proposta di legge che presto dovrebbe essere discussa in parlamento.

La reazione della Casa Bianca

Il presidente Usa Barack Obama ha definito la sentenza “giustizia che arriva come un lampo”.
A ciel sereno, forse, perché anche se la decisione della Corte può essere considerata, almeno in parte, una sua vittoria politica, come quelle recenti sui trattati di libero scambio e sulla sanità, in realtà Obama, da sempre a favore dell’estensione e della tutela dei diritti civili, compresi quelli delle persone omosessuali, durante la sua prima campagna elettorale, nel 2008, si era dichiarato contrario al matrimonio tra persone dello stesso sesso e non ha mai fatto di questo obiettivo una battaglia centrale della sua iniziativa politica nel corso di queste 2 legislature alla Casa Bianca. In realtà, in un intervista a TimeDavid Axelrod, ex consigliere politico dello staff del Presidente Usa, ha recentemente rivelato che Obama è in realtà intimamente favorevole ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma che, per ragioni elettorali, in particolare, la forte avversione delle chiese afromericane sul tema, ha mentito su questo argomento, vergognandosene, fin dalla prima campagna elettorale. In seguito ha evitato di occuparsene direttamente durante i suoi mandati proprio per non perdere l’appoggio delle due comunità più importanti coinvolte nelle riforme per cui si è battuto, quella latinoamericana, prevalentemente cattolica e conservatrice, quindi contraria, ed appunto quella afroamericana. Quindi, per l’inquilino uscente della Casa Bianca la sentenza della Suprema Corte è stato un fantastico assist per togliersi un peso sulla coscienza.

Aspre le critiche dei giudici contrari e della Conferenza Episcopale Americana

Una decisione che, a sentire i giudici messi in minoranza, apre in realtà un vulnus istituzionale per il quale accusano i colleghi a favore di aver usurpato un diritto che spetta ai singoli stati e agli elettori, sopravanzando un dibattito ancora in corso.

“Questo è un tribunale e non un organo legislativo. Anche se il matrimonio tra persone dello stesso sesso può essere una buona idea”, afferma in proposito John Robertgiudice capo della Corte, finito in minoranza su questo storico verdetto. “Se siete tra i tanti americani che, indipendentemente dallo proprio proprio orientamento sessuale, sono a favore della legalizzazione di matrimoni tra persone dello stesso sesso avete tutte le ragioni per celebrare la decisione di oggi – precisa Roberts, ai tempi eletto nominato da George W. Bush –  ma non festeggiate la costituzione. Non ha nulla che fare con questo verdetto”.

Un altro giudice della messo in minoranza, Antonin Scalia, anch’egli nominato da Ronald Reagan e noto per le sue posizioni ultraconservatrici in fatto di diritti civili (altre che al matrimonio tra persone dello stesso sesso è contrario anche all‘interruzione di gravidanza) ci va giù ancora più pesante ed arriva ad affermare che non è  preoccupato tanto del matrimonio tra persone dello stesso sesso, quanto “della Corte Suprema in quanto minaccia alla democrazia americana“.

Critiche anche da numerose organizzazioni religiose. In prima fila La conferenza Episcopale Usa che ha dichiarato “profondamente immorale e ingiusto per il governo dichiarare che due persone dello stesso sesso possano costituire un famiglia”.

 

 

1 COMMENTO

  1. non riesco a gioire di questa conquista civile perché penso che il matrimonio in sé sia una gran pagliacciata, inoltre i diritti sociali negli USA vengono continuamente negati alla stragrande maggioranza della popolazione e la pena di morte è applicata in molti stati di questa federazione, inoltre le armi circolano come fossero ombrelli e gli Stati Uniti sono il paese che più investe in armamenti dunque in guerre …
    non abbiamo molto da imparare da un paese simile, inoltre se proprio devo rivendicare un matrimonio rivendico la poliandria e la poligamia, chi l’ha detto che l’amore si fa solo in due?

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