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No Elettrodotto, Silvia ha vinto. Terna ritira le denunce

Silvia Ferrante era stata citata in giudizio dalla multinazionale Terna per il suo impegno contro un elettrodotto in Abruzzo. L’azienda ha ritirato la denuncia dopo la campagna #IoStoConSilvia

di Francesco Ruggeri

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Silvia ha vinto! La società Terna Group ha rinunciato, dinanzi al giudice civile di Lanciano, Cleonice Cordisco, a proseguire con le citazioni contro Silvia Ferrante per il suo attivismo per la lotta a salvaguardia dell’ambiente e tutela della salute contro l’elettrodotto Villanova-Gissi. La Ferrante, 38 anni, di Paglieta (Chieti), aveva ricevuto da Terna 24 citazioni per danni complessivi pari a 16 milioni di euro. Oggi erano in discussione i primi 12 procedimenti.

A sostenere oggi in Tribunale Silvia Ferrante sono giunti anche il presidente della provincia di Chieti, Mario Pupillo, e i sindaci di Castel Frentano, Gabriele D’Angelo, già ricorrente al Tar contro l’elettrodotto, unitamente a Lanciano e Paglieta, e quello di Frisa, Rocco Di Battista, comune il cui consiglio comunali, unitamente a quello di Civitaluparella, ha votato all’unanimità un ordine del giorno con il quale si aderisce all’iniziativa di solidarietà #IostoconSilvia, del Coordinamento comitati No elettrodotto 380kv Villanova-Gissi. «In qualità di presidente della Provincia, dice Pupillo, sono contento che altri comuni hanno aderito all’iniziativa in favore di Silvia. È un segnale di maturità e vicinanza dei cittadini per avere un ambiente ecosostenibile. Spero prevalga sempre buon senso per ottenere confronto e non scontro. I cittadini hanno il diritto di vedersi tutelate le proprietà. Staremo sempre con Silvia perchè è una donna coraggiosa». A fine udienza il Coordinamento No Elettrodotto, presente Silvia Ferrante, ha tenuto una conferenza stampa durante la quale è stato affermato «il gigante si inchina alla formica. Doveva essere lungo questo viaggio per sventare l’attacco subito da Terna con 24 citazioni in giudizio civile e circa 30 denunce penali, con l’accusa di interruzione di pubblico servizio e violenza privata, fatte dalla grande multinazionale a una mamma attivista che ha pacificamente contestato l’elettrodotto Villanova-Gissi». La Ferrante ha poi parlato delle archiviazioni firmate dal gip in merito agli stessi procedimenti penali. «Terna Spa – aggiunge il Coordinamento – pur continuando a credere nella giustezza delle motivazioni che hanno portato alle citazioni, ha chiesto il ritiro di quelle in discussione odierna, dicendo di voler rilassare le tensioni. Siamo convinti che la campagna #IostoconSilvia con le sue azioni di sostegno, sensibilizzazione e denuncia costante della prepotenza di Terna abbiano avuto un ruolo fondamentale in questa svolta processuale. Non si può dimenticare il lavoro svolto dai comitati territoriali e dalle amministrazioni comunali da sempre contrarie alla realizzazione dell’opera. Se è vero che Terna vuole rilassare le tensioni dovrebbe rendersi conto della gravità di quanto fatto sinora, non solo nei confronti di Silvia, ma anche di chi sta ancora affrontando questo ingiusto calvario per non aver sottoscritto un accordo o per aver difeso i diritti dei proprietari».

 

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