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Via Campesina: restiamo a casa ma non in silenzio

#QuedateEnCasaNoEnSilenzio/ 24 anni fa il massacro di contadini a Eldorado dos Carajas, in Brasile

“Resta a casa ma non in silenzio” è questo l’appello e lo slogan della mobilitazione lanciata oggi 17 aprile, per il Giorno internazionale delle lotte contadine organizzata dalla Via Campesina , un movimento internazionale nato nel 1993 che raggruppa 182 organizzazioni contadine in 81 paesi del mondo il cui obiettivo principale è promuovere politiche agricole ed alimentari solidali e sostenibili. Perché anche in tempo di pandemia sono le contadine e i contadini ad assicurare l’alimentazione per i popoli. Riportiamo il comunicato dell’appello.

#17 Aprile 2020: appello alla mobilitazione – Giornata internazionale delle lotte contadine (Harare, Zimbabwe, 25 marzo 2020)

La Via Campesina commemora il 17 aprile 2020, Giornata internazionale delle lotte contadine, in un contesto che mostra ancora una volta il ruolo storico del “campesinado” (classe sociale formata da coloro che vivono e lavorano nei campi, ndt), il suo ruolo fondamentale per l’alimentazione dei popoli, persino in scenari di guerra, fascismo, autoritarismo e di pandemie.

Il Covid-19 ha paralizzato il mondo, dimostrando tutta la vulnerabilità dell’attuale sistema alimentare globalizzato dell’industria agroalimentare e dei pericoli che rappresenta per ogni forma di vita. Dobbiamo imparare da questa crisi e invertire la rotta verso la costruzione di sistemi alimentari locali, resilienti e diversificati. Gli Stati e i governi devono realizzare la “Sovranità Alimentare” attraverso la produzione agroecologica e promuovere Riforme Agrarie Popolari. Oggi più che mai le straordinarie circostanze che deve affrontare l’umanità devono obbligare tutti i paesi a proteggere e garantire i Diritti dei contadini e contadine e di ogni persona che lavora in aree rurali, così come affermato nella Dichiarazione delle Nazioni Unite approvata nel 2019 (UNDROP).

Internazionalizziamo la solidarietà!

Nel corso di questa settimana, a partire da oggi 17 aprile 2020, la Via Campesina continuerà a denunciare i pericoli del capitalismo e le sue devastanti conseguenze: crisi politiche e sociali, economiche e sanitarie. Con la propagazione del Covid-19 la vita della classe lavoratrice si ancor di più precarizzata, e le successive conseguenze economiche saranno senza dubbio ancora più allarmanti per questo settore. Per questo noi, popoli del mondo, abbiamo bisogno di alleanze strategiche tra i settori più vulnerabili delle società, tra i piccoli produttori di alimenti e i consumatori, promuovendo un commercio giusto e una alimentazione sostenibile e salutare, per portare alla luce la politica espansionistica guidata dai profitti delle transnazionali durante questa crisi sanitaria.

Come facemmo 24 anni fa, dopo il massacro di Eldorado dos Carajas (il 17 aprile del 1996 la polizia militare brasiliana massacrò 19 contadini senza terra che stavano tentando di occupare un ranch privato, ndt), con un’unica voce di resistenza e mantenendo viva la nostra lunga storia di lotta contro l’impunità: noi, contadin@, noi popoli indigeni, noi pastori, noi pescatori, noi lavoratori e lavoratrici agricole, noi migranti, noi persone oppresse per motivi razziali e noi tutti, popoli organizzati, mettiamo in guardia sull’attacco ai nostri diritti, alla salute, all’educazione, alla qualità della vita. Ci uniamo per condannare la sistematica violenza che viviamo, la militarizzazione e l’oppressione contro i nostri popoli, per condannare la costante erosione dei principi democratici nei nostri paesi.

L’attuale propagazione del Covide-19 ci ricorda la necessità fondamentale di contare su sistemi solidi come quello per la salute pubblica che, in questi ultimi anni, è stato sistematicamente paralizzato da certi governi per lasci
Questa crisi inoltre rende manifesta la faccia dei ricercatori di profitti, l’agroindustrie, le compagnie farmaceutiche ed altre corporazioni transnazionali che stanno cercando opportunità commerciale in questi difficili tempi. E ciò avviene mentre sui campi, di tutto il mondo, milioni di nostri piccoli produttori continuano a produrre e garantire alle popolazioni alimenti e Sovranità Alimentare.

Continuiamo a farlo anche in quarantena, con le frontiere chiuse, con il coprifuoco, nel rispetto della biodiversità e attraverso la produzione agroecologica. Facciamo della vita della nostra Madre Terra la nostra priorità e per questo ci impegneremo a mantenere i mercati contadini vivi, con giustizia e solidarietà, reciprocità, liberi da veleni e da ogni speculazione.

Covid-19: il rischio per lavoratori, lavoratrici e migranti

Come Via Campesina siamo molto molto preoccupati per lo stato del in cui versa il “campesinado”, i lavoratori agricoli, i lavoratori migranti che si trovano in condizioni di lavoro precario e senza accesso alle cure sanitarie. Per questo i membri della nostra organizzazione presenti in Asia, Africa, Europa, in Nord e Sud America pretendiamo dai rispettivi governi una risposta rapida e responsabile alle necessità della maggioranza e non di incoraggiare gli interessi dei capitalisti del Coronavirus. Rifiutiamo misure economiche a beneficio delle élite, come avvenuto in passato quando per salvare le economi mondiali hanno salvato banche e grandi imprese. Esigiamo giustizia per il “campesinado” e per tutti i settori oppressi nel mondo.

Questo 17 aprile 2020 chiamiamo i nostri membri e alleati a restare allerta, in questo momento di crisi globale, contro ogni tipo di opportunismo.

Resta a casa ma non in silenzio!!

Ciò che un momento di crisi come questo ci rivela è l’interrelazione tra noi come umanità, siamo molto più connessi l’un all’altr@ di quanto questo brutale sistema economico voglia far credere, Tuttavia, per cautelare l’integrità dei nostri membri, amici ed amiche, quest’anno non organizzeremo occupazioni di terre, né marce di massa, incontri eccetera.

Questo 17 aprile 2020:

restiamo in casa ma non in silenzio. Il momento delle lotte creative dai nostri campi e città;

trasformeremo finestre, terrazze, giardini e orti nelle nostre piazze di resistenza;mostreremo i nostri cartelli di denuncia perché ci siamo, con la nostra forza e resistenza, anche in mezzo a questo scenario di crisi e di egemonia capitalista.

Internazionalizziamo la solidarietà. Condividiamo con comunità, quartieri, e aiutiamo le persone più vulnerabili.

Invitiamo a consumare alimenti provenienti dal “campesinado” e dalle sue cooperative, non quello delle multinazionali!

#QuedateEnCasaNoEnSilenzio – La Via Campesina 

Traduzione di Marina Zenobio

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