24.7 C
Rome
sabato 27 Luglio 2024
24.7 C
Rome
sabato 27 Luglio 2024
Homequotidiano movimentoLiberarsi dal debito per liberare le vite

Liberarsi dal debito per liberare le vite

Come sta cambiando la Ue in merito a debito, finanza, democrazia: scarica il dossier di CADTM Italia

La trappola del debito, oltre a deformare le condizioni di vita e di lavoro di milioni di persone, è una delle leve con cui viene espropriata la democrazia in favore di una sorta di pilota automatico dell’economia al quale devono rendere conto governi nazionali e locali. Ma il debito è illegittimo e odioso proprio perché ha la finalità di cristallizzare i rapporti di forza e asservire le dinamiche politiche e sociali. Per questo la lotta per l’annullamento del debito dovrebbe essere l’elemento unificante sia perché consentirebbe di recuperare risorse per il welfare, sia perché metterebbe in discussione un modello di sviluppo che l’irruzione del Covid ha violentemente demistificato. La pandemia ha prodotto una crisi economica ancora più gigantesca e grave di quanto non fosse stata quella del 2008-09, ha rimesso al centro le questioni sanitarie e ridisegnato le politiche dell’Unione europea.

scarica il dossier IL DEBITO AI TEMPI DEL COVID

Un anno e mezzo dopo l’emergenza sanitaria non pare in via di risoluzione e la gravissima situazione economica preme sulle classi subalterne mentre «l’oligarchia dirigente si sta adoperando per prendere il controllo della situazione, con i nuovi strumenti comunitari del Next Generation EU – da molti considerati insufficienti, funzionali al sistema precedente e burocraticamente vincolati al mainstream di sempre; dall’altro le questioni della finanza pubblica, del debito e della sua architettura istituzionale vengno pesantemente sottoposte a tensioni e trasformazioni profonde». La citazione è tratta dalla prefazione di un prezioso lavoro di CADTM Italia che anche Popoff quotidiano rilancia per contribuire alla più ampia vertenza per sottrarre le vite delle persone a una trappola che ha fatto piombare nell’austerità settori sociali già logorati dalla crisi economica e dalle sconfitte del movimento operaio. Com’è cambiata la questione al tempo della pandemia? Come funzionano i trattati europei? Che cosa è il Next Generation Ue?Perché il Mes è una spada di Damocle? Quali sono le alternative?

Il dossier, che parte da una critica radicale delle strutture di potere e del dispotismo della “economia a debito”, offre questi spunti di analisi dello scenario che si sta prefigurando. CADTM Italia è dentro l’interlocuzione con la galassia di associazioni, gruppi militanti, attivisti singoli nella iniziativa della Società della Cura, una convergenza che raggruppa centinaia di soggetti per elaborare una prospettiva di società più inclusiva e incentrata sulla “cura” come dimensione di tutela della persona e degli equilibri naturali, anziché sul potere e sul profitto. Le proposte conclusive scaturiscono da un confronto con tale realtà plurale e quindi si candidano ad essere percorsi di trasformazione collettiva. Buona lettura

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento, prego!
Inserisci il tuo nome qui, prego

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Una cinepresa puntata sulle banlieue in rivolta

La guerra civile che avanza. L'arte per leggere le eterotopie delle banlieu parigine [Luca Cangianti]

Dietro lo stallo del Nuovo Fronte Popolare, due strategie opposte

Francia, la sinistra è lacerata su un governo destinato a durare poco. I socialisti stanno inviando segnali di apertura al campo macronista [Mathieu Dejean]

E’ sbagliato tifare per la Nazionale? Noi compagni e il calcio

Europei: football, politica e società. Uno sguardo con gli occhi di un socialista inglese [Dave Kellaway]

Francia, la gauche in stallo, cresce l’impazienza popolare

Duello Ps-LFI per chi guiderà il governo del NFP. Ma intanto Macron punta a dividerlo. Se resisterà sarà solo per la pressione dei movimenti

Il passepartout del sionismo

L'accusa di antisemitismo e altre sfumature retoriche per negare le responsabilità di Israele nel massacro di Gaza