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mercoledì, Luglio 16, 2025
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ZOOM

Quanto è rossa davvero l’estate di New York?

Per Wall Street Mamdani è comunista. E' davvero così? Una cosa è certa: i miliardari non dovrebbero esistere

ULTIME NOTIZIE

Giovani, carini e appena arruolati. Praticamente infiltrati

Dopo la denuncia di Pap abbiamo ripercorso due celebri cicli di infiltrazioni nello stato spagnolo e in Gran Bretagna

Addio Mujica, il guerrigliero che divenne presidente

E' morto Pepe Mujica lo storico leader dell'Uruguay. Era nato il 20 maggio 1935. Una vita straordinaria, da tupamaro a presidente

Roma Capitale, le elezioni per le Rsu consacrano i sindacati “pop”

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IN FONDO A SINISTRA

Come andare all’attacco di Trump e dei suoi avatar

La lotta contro l'estrema destra non può limitarsi a una semplice logica difensiva [Romaric Godin]

Macron riesce a dividere la sinistra

Gli abboccamenti dell'Eliseo galvanizzano il PS, in rottura strategica con Mélenchon. Zig-zag degli ecologisti e PCF in crisi con Roussel [Mathieu Dejean e Pauline Graulle]

CRONACHE SOCIALI

Cobas Comune di Roma: strapotere dei confederali e disfatte sindacali

Il 14, 15 e 16 aprile si vota per le RSU. Si può rompere quest’inerzia autodistruttiva votando COBAS PI [Gianni Carravetta]

Ma è proprio vero che in Italia ci sono pochi medici?

Un articolo tratto dalla newsletter Diritti in Salute [Vittorio Agnoletto]

CONSUMARE STANCA

Senza crescita, il Canada va dritto verso la crisi

La guerra doganale scatenata da Trump minaccia un'economia dipendente dagli USA e già debole da anni  [Romaric Godin]

Roma, Soprintendenza e associazioni chiedono di piantarla col cemento

Le norme tecniche di attuazione del Prg sono un regalo ai palazzinari, soprintendente e società civile le bocciano. Gualtieri tira dritto

PADRINI E PADRONI

Trump tra bluff e mazzate

Dopo la guerra dei dodici giorni, la tregua salvamondo. L’ennesimo bluff dopo la spacconata spariglia le carte ma non cambia il gioco

L’eredità in chiaroscuro di Bergoglio

Perché è importante la morte di questo Papa e perché un sito web socialista dovrebbe occuparsene? [Dave Kellaway]

MALAPOLIZIA

Come risponderanno i movimenti sociali al Pacchetto Sicurezza?

Meloni campione di scavalcamento del Parlamento e il pacchetto Sicurezza si fa decreto [Checchino Antonini]

Askatasuna non è un’associazione a delinquere

Va in frantumi l'ennesimo teorema della Procura di Torino. Una vittoria per le lotte sociali del Paese mentre arriva il Pacchetto Sicurezza

QUOTIDIANO MOVIMENTO

Cosa significa amare un prigioniero politico?

«Non ho intenzione di rimanere nel limbo per sempre». Storie di attivisti ambientalisti condannati nel Regno Unito [Clare Hymer]

Guerra, riarmo e genocidio, la mobilitazione permanente

Il presidente di Arci Roma spiega l'impegno della sua associazione: «La pace non ammette ambiguità» [Vito Scalisi]

IN GENERE

Come possiamo difenderci nella nuova era Trump

Bill Fletcher, organizzatore sindacale, sostiene che ora “il movimento sindacale deve diventare un movimento antifascista”. [Dave Zirin]

Come fare amicizia nel “cuore freddo della macchina capitalista”?

Il modo in cui costruiamo, conduciamo e diamo priorità alle nostre relazioni può essere uno sforzo creativo [Sophie K Rosa]

MONDI

La guerra di Netanyahu svuota Gerusalemme

Rumori, colori, odori, sapori sono scomparsi dalla città vecchia, attendono anche loro, chiusi dietro gli usci, la fine della guerra

Che Palestina sarà dopo il genocidio

La migliore “soluzione” che potrebbe scaturire è peggiore di quella che esisteva prima [Gilbert Achcar*]

CULTURE

Noia e tragedia della borghesia, il premio Strega

Bajani, con L’anniversario, vince un premio specchio fedele del nulla letterario incapace di raccontare la realtà

Trasformista d’un Picasso!

Picasso il trasformista Straniero in patria e all’estero, poliedrica e prolifica icona della modernità, vita e opere di un migrante di successo nella quinta tappa sull’artista iberico che chiude i battenti a Roma Di Picasso uno pensa d’aver visto tutto, capito tutto. E invece. La mostra che chiude i battenti a palazzo Cipolla a Roma, Picasso lo straniero, ha messo in mostra – si passi il gioco di parole – un artista diverso, a suo modo davvero straniero. Almeno per il sottoscritto. Non tanto e non solo, com’era nelle intenzioni della curatrice, Annie Cohen-Solal, autrice dell’omonimo e pluripremiato Picasso, una vita da straniero, edito in Italia da Marsilio, nel ripercorrere le tappe del migrante di successo. Piuttosto, nel mostrare il fil rouge delle diverse fasi della vita e dell’opera dell’artista iberico che seppe primeggiare in ogni corrente artistica durante la sua lunga e prolificissima esistenza – ben 13mila opere realizzate, un record imbattuto – costruendosi una fama e una fortuna davvero invidiabili. Più che il suo essere straniero in patria e all’estero quel che emerge dall’esposizione – oltre un centinaio d’opere, alcune inedite – giunta alla quinta tappa dopo Parigi, New York, Mantova e Milano, è la poliedricità dell’artista, il suo saper restare al centro delle scene nonostante i mutamenti epocali attraversati. Al nodo della questione è l’eclettismo di Picasso, pur nella perfetta riconoscibilità che connota l’artista come pochi altri nel panorama della modernità. Picasso il trasformista più che lo straniero, insomma: un artista che seppe adattarsi ai cambiamenti e alle tendenze, spesso anticipandoli, e cadere in piedi nelle situazioni più complesse, grazie a un certo fiuto politico. A una manciata d’anni il ragazzino andaluso sapeva già dipingere come un provetto accademico, grazie al proprio talento e agli ammaestramenti del padre José Ruiz, insegnante di pittura, che lo instradò al mestiere ma col quale ruppe al punto da adottare il cognome della madre Maria Picasso, di lontane origini italiane, ma la sua strada era tutt’altro che lineare e certa. Giunto giovanissimo al successo – per il benessere avrebbe dovuto attendere gli anni venti del ‘900 – la svolta artistica arriva, dopo i periodi blu e rosa, con l’invenzione del cubismo a Gosol, quattro case e un forno sui Pirenei dove Picasso visse l’estate del 1906. Non sono ben chiare le ragioni del lungo soggiorno dell’artista con la sua compagna del tempo, Fernande Olivier, al secolo Amélie Lang, in uno sperduto paesino di contrabbandieri che oggi fa vanto di un Centre Picasso. Né se fu l’arte iberica preromana o piuttosto i rudi profili montanari a fornirgli lo spunto per Les demoiselles d’Avignon, il megadipinto dell’anno successivo che raffigura sei prostitute nude, tra cui la compagna, e dette la stura alla stagione del cubismo. Fatto è che da quel momento Pablo Ruiz Y Picasso impone il suo stile, si pone all’avanguardia. Ben rappresentata dalla sezione della mostra che illustra gli anni romani e il lavoro con Cocteau nel balletto Parade. Non senza deviazioni dalla via maestra e fughe al passato, come il ritorno all’ordine del primo dopoguerra. Abile nel coniugare l’impegno politico antifascista di Guernica (1937) al dorato esilio parigino durante la Seconda guerra mondiale. Dove a nessun ufficiale nazista venne in mente di bussare all’atelier del campione di un’arte che si diceva degenerata per rispedirlo in patria, tra le braccia dell’alleato Franco. Maestro della spatola e del pennello, del navigare sottotraccia come del cavalcare la notorietà, Picasso sarebbe divenuto icona dell’internazionalismo pacifista – sua la colomba, in realtà un piccione, posto a emblema dei partigiani della pace stalinisti negli anni Cinquanta – fino a divenire, negli anni del buen retiro d’Antibes fino alle ultime fatiche di Mougins, icona della modernità e del successo. Il bimbetto di Malaga era divenuto un vecchio satiro provenzale, ma nei suoi occhi si coglieva ancora la scintilla del genio, il marchio del predestinato alla fama oltre ogni casa e confine. Straniero sì, ma di successo. Trasformista capace di rendere, novello Mida, oro ciò che toccava.

Sirene, fatuazione dell’abisso (Capossela al Foro)

Vinicio Capossela apre Venere in musica. Tra miti, emergenze e affioramenti il concerto perfetto sulla follia di questi tempi infausti

L’ordito sul retro del tappeto volante

Lo specialista di fantastico Franco Pezzini dà alle stampe la sua prima opera di finzione, Morte astrale [Luca Cangianti]

Goldrake è vivo e lotta insieme a noi

A proposito di Distruggi il male, il nuovo romanzo di Luca Cangianti per DeriveApprodi [Fabio Ciabatti]

Vita e lotte di Emilia nel nuovo docufilm di Roffi e Schiaroli

Berrettina Spekerin rivive in una pellicola nata da un'idea di Benvenuti, Borzani, Lombardo e Margini

Acrobazie tra corpo, spazio e tempo

Creatività emergente e molteplicità dei linguaggi artistici, in corso a Genova l’edizione 2025 di Circus Zone 

Un fumetto può cambiare lo sguardo sulla storia del franchismo?

Al festival di Angoulême, Mediapart ha fatto incontrare il fumettista Paco Roca con lo storico Nicolás Sesma [Ludovic Lamant]

Odio le app di incontri. Ma in quale altro modo trovare l’amore?

Incontrarsi non è un semplice esercizio di selezione [Sophie K Rosa]

Le previsioni del 1925 dello scienziato “spietatamente fantasioso”

Il Prof. Low ha previsto le radiosveglie e abiti unisex, ma ha mancato il bersaglio sull'illuminazione stradale a base di erbe [Caroline Davies]

Il circo che attraversa Genova

Fino al 31 dicembre la XXIV edizione di Circumnavigando Festival internazionale di Circo Teatro